giovedì 2 ottobre 2014

I misteri del Circeo

Uomini e Iene

Attraversando il Lazio meridionale non si può non notare la sagoma del Circeo emergere imperiosa dall'agro pontino.
Sembra un'isola.
E infatti lo era. Milioni di anni fa era una isoletta del mar Tirreno. Poi, sapete com'è, col gioco dei depositi alluvionali dei fiumi laziali e l'alzarsi e abbassarsi del livello del mare, la costa ha raggiunto il Monte.

Dopo queste peripezie geologiche, in tempi più vicini a noi, è stato l'habitat di piante, animali e anche di Neanderthaliani.
Lo sappiamo per certo perché nel 1939, in una delle sue numerose grotte, la Guattari, il paleontologo Alberto Carlo Blanc, ha scoperto un cranio, di uomo di Neanderthal, appunto.


Analizzandolo per bene, si è scoperto che il foro alla base, dove si innesta la colonna vertebrale, era stato forzato e allargato. Come se, per ipotesi, qualcuno avesse voluto prelevare il cervello, proprio come fanno i cannibali per mangiarselo.
Una ipotesi da far accapponare la pelle che, come tutto quello che incute terrore, prese piede subito.

Passati cinquant'anni, nel 1989, studi più attenti hanno fatto notare che i graffi, segni e morsi, sono compatibili con quelli di una iena, che avrebbe banchettato con la testa del povero neanderthal.
La comunità scientifica è unanime su questa versione.
Le pietre trovate in cerchio attorno al teschio sarebbero solo un caso o, una messa in scena di qualcuno per dare peso a questa versione che cattura facilmente l'attenzione di una platea distratta.
Sapete come vanno le cose, il Parco Nazionale era stato da poco istituito per salvaguardare quello che rimaneva delle paludi, delle dune, della macchia, nella piana pontina da poco bonificata.

Recentemente una persona si è mostrata scettica sull'opinione corrente, lo scrittore vivente più famoso dell'Agro Pontino, Antonio Pennacchi, che con la sua ottima penna, acuta e spesso velenosa, ha riproposto con veemenza la tesi del cannibalismo, con il suo libro "Le iene del Circeo"  (Laterza) tirandosi dietro le ire della comunità scientifica tutta.


Il povero Neanderthal sarà stato ucciso e mangiato da un "collega" o da una iena? O entrambe le cose?

Un motivo in più per visitare il Parco Nazionale del Circeo con occhio diverso
magari con noi

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