Monte La Monna dalla Certosa di Trisulti
Una bella salita impegnativa quella di domenica scorsa, dalla Certosa di Trisulti, fino alla Monna.
Più di 1100 metri di dislivello, superati dal gruppo brillantemente!
Sulla cima, un po' di riposo! |
Dato l'ampio dislivello, il percorso della escursione ha permesso di ammirare una grande varietà di ambiente vegetale e geologico.
In basso si attraversa una bella abetaia e bosco misto (aceri, carpini, querce...) pieno di fiori di sottobosco, in questo periodo, fino a raggiungere una bellissima terrazza a Vado di Porca, da cui si ammira la Certosa.
Il gruppo affacciato alla terrazza |
Il Vado è una spettacolare apertura nella roccia, per permettere il passaggio di quadrupedi (e bipedi)
Vado di Porca |
La vista dalla terrazza |
Si prosegue nel bosco, che man mano si infittisce di faggi. In alto si trovano dei bellissimi esemplari secolari, sopravvissuti ad anni di intemperie.
Si affronta la parte più dura della salita, in mezzo al bosco fitto e fresco, con un paio di punti in cui la vegetazione permette di sbirciare la cima del Rotonaria.
Prato di ranuncoli di un giallo accecante |
A quota 1650 si arriva alla bellissima sella che separa La Monna-Fanfilli dal Rotonaria. Un magnifico prato fiorito ci ha compensato della fatica per arrivare lassù.
Un ultimo sforzo e si arriva in cima, passando per il valico che separa dalla Valle dell'Agnello in direzione di Campo Catino
Valle dell'Agnello |
Il Rotonaria sullo sfondo |
Il giardino della Certosa |
Dopo la lunga discesa, una visita alla millenaria Certosa di Trisulti, fondata dai Benedettini, passata ai Certosini con Innocenzo III e dal secondo dopoguerra, per mancanza di monaci, ritornata ad essere affidata ai benedettini.
Molto fornita la Farmacia della Certosa, in particolare un vaso raccoglie l'Acido Lattico di molti di noi escursionisti!
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