Una escursione nel Parco Nazionale d'Abruzzo in questo caldissimo autunno
Approfittiamo della bellissima giornata di questo insolitamente caldo e soleggiato autunno per andare a fare una escursione nel Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise.La piazza di Settefrati (FR) |
Dopo il bellissimo paesino di Settefrati (FR) proseguiamo verso il santuario della Val Canneto. Al parcheggione dei pellegrini, oggi vuoto, lasciamo la macchina e ci incamminiamo per il sentiero (1012).
Percorriamo la bella Val Canneto da sud a nord per qualche chilometro, fino al Casone Bartolomucci (1332), una grossa costruzione in pietra bianca. La strada è facile, ampia, sale lentamente di 300 metri in quasi 4km.
In valle l'autunno comincia ad arrivare, si vedono le prime foglie gialle. I colori caldi autunnali fanno capolino
Proseguiamo la salita fino a quota 1840, fuori dal bosco, su una piccola radura dove riprendiamo fiato.
Saliamo un altro pezzetto fino ad arrivare alla cresta che corre Sud.Nord da Rocca Altiera-Valico delle Portelle fino al Valico delle Gravare.
L'intenzione era quella di proseguire fino a Rocca Altiera, per aggiungere una tacca in più alla collezione dei "2000", purtroppo si stanno addensando delle nuvole, che rimangono alte, ma sono proprio sulla cima della Rocca.
L'idea di salire su questa imponente e rocciosa cima, nella nebbia, scoraggia il gruppo. Si decide di rimanere più bassi e percorrere tutta la cresta fino a Monte Irto.
Si tratta di un giro ampio e molto panoramico.
La Camosciara dalla cresta verso il Monte Irto |
Valico delle Portelle e Rocca Altiera |
Monte Petroso dalla cima del Monte Irto |
Si gode una vista superba, in senso orario da Sud:
Valico delle Portelle e Rocca Altiera, Valle Fischia, Monte San Marcello, Valico delle Gravare, Monte della Corte, Marsicano, Camosciara e Petroso.
Percorriamo la cresta che separa la Mandra delle Vacche dal Fondillo di Settefrati, deviamo verso Est per raggiungere la cima del Monte Irto (1960). Lungo il saliscendo di questa cresta incontriamo diversi camosci, affacciati sulla Val Fondillo che ci scrutano curiosi.
L'ultima parte prima di arrivare alla cima del monte è indubbiamente irta, ma la discesa verso il Valico di Passaggio dell'Orso lo è altrettanto.
Rapidamente si perde quota fino a inoltrarci nella faggeta, camminando su un tappeto folto di foglie di faggio, rosse e scricchiolanti.
Valico Passaggio dell'Orso |
Continuiamo a scendere fino ai Tre Confini (1496) e quindi proseguiamo per la meravigliosa Valle dei Tre Confini che scende lentamente, costeggiando un fiume ora secco, tra prati, faggi e le pendici del Monte Mari (a Ovest) e Petroso a Est.
Si scende lentamente fino a tornare al Casone Bartolomucci ed arrivare alle macchine.
Questa variante ci ha fatto allungare un bel po' di strada. Abbiamo camminato per 8 ore circa, per più di 21 Km, siamo arrivati con il buio, stanchi ma soddisfatti!
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