Bene. A questo punto avrete già cominciato a sospettare che sulla nostra cara Terra, più del 95% delle creature vive che la abitano sono piante. Il resto, una quota minoritaria, sono Animali. L'Uomo è solo una percentuale risibile.
Eppure il nostro egocentrismo ci ha sempre spinto a metterci al vertice del podio, relegando i vegetali al gradino appena sopra i minerali ma decisamente sotto gli animali.
Gli animali (uomo compreso) dipendono dalle piante, anche quelli carnivori puri mangiano in effetti altri animali che a loro volta sono erbivori. Se sparissero le piante dalla terra, questi animali si estinguerebbero immediatamente.
Se sparissero invece gli animali, moltissime piante potrebbero sopravvivere senza problemi, anzi...
Ma come siamo arrivati a questa situazione?
Il nostro pianeta si è formato circa 4,6 miliardi di anni fa. Era una palla di materiale vario, con acqua in superficie e con una atmosfera piena zeppa di anidride carbonica, un gas serra, che ha mantenuto caldo il pianeta.
Presto, dopo circa 500 milioni di anni, proprio nell'acqua si sono sviluppate le prime forme di vita.
E come?
C'è chi dice da fulmini scoccati in aria satura di ammoniaca (forse ispirandosi a Frankenstain che prende vita con una scossa elettrica), c'è chi dice altro, ma nessuno lo conosce veramente.
Le prime forme di vita, questo si sa per certo, sguazzavano in mare alla ricerca di cibo, si riproducevano, morivano. Solite cose insomma. Un paio di miliardi di anni dopo, cioè 2,5 miliardi di anni fa, sono nate le prime forme di vita Autotrofe, cioè in grado di prodursi da soli il cibo. Delle proto-piante che producevano zuccheri e, tra l'altro, iniettavano nella atmosfera ossigeno.
Un miliardo e mezzo di anni fa, sono comparsi i primi organismi eucarioti, cioè con un nucleo interno come le nostre cellule.
Un miliardo di anni fa compaiono le prime forme di vita multicellulari.
Tutti abitavano in mare, perché la terra era invivibile a causa delle radiazioni solari non schermate.
Le prime piante in mare hanno continuato a pompare instancabili ossigeno come scarto della fotosintesi, fino a riempire l’atmosfera di ossigeno e di ozono.
Sì, proprio quell’ozono che ci protegge dalle radiazioni solari e che ci stiamo accanendo a bucare.
Il passo seguente, 500 milioni di anni fa, quando finalmente le terre emerse sono diventate vivibili grazie allo scudo di ozono, è stato per alcune piante e animali lasciare l'acqua e colonizzare la terra ferma. Per inciso alcuni animali come le balene, sono tornate in acqua, forse deluse e stanche della vita a terra. Le piante hanno scelto una vita sedentaria, ancorandosi al terreno potevano risolvere il problema di approvvigionarsi d’acqua con le loro radici.
Il livello di anidride carbonica è andato così via via abbassandosi e l’ossigeno alzandosi. Grazie alle piante ed al loro incessante lavorio di fotosintesi.
Successivamente, a causa di vari cataclismi apocalittici che si sono succeduti, si è passati per vari stadi, tra cui quello in cui si trovava un mondo verdissimo, con piante giganti e senza fiori, con scorazzanti dinosauri ed altri animali mastodontici, ad un mondo molto diverso, con molte piante più piccole e fiorite (angiosperme), che si riproducono per impollinazione animale, e con animali di taglia decisamente più contenuta. L'uomo è arrivato solo 200 mila anni fa, a "tavola già apparecchiata".
Ad ogni modo le vite di piante e animali hanno sempre vissuto fortemente intrecciate. Teniamone sempre conto nella vita di tutti i giorni e nelle nostre escursioni in montagna. Guardiamo con occhio diverso le piante che ci stanno intorno e che hanno permesso e permettono di rimanere ancora qua.
Riferimenti:
- “Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale” Mancuso Stefano; Viola Alessandra - Giunti
- “Quello che una pianta sa. Guida ai sensi nel mondo vegetale”, Daniel Chamovitz - Cortina Raffaello Editore
- Video Lezioni Coursera
Se vi va, condividete il post.
Nei prossimi post cominceremo a vedere più da vicino i sensi delle piante.
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